martedì 30 agosto 2016

NUOVA VITA PER L'EX CONVENTO DEI PASSIONISTI DI MONTELATIERE

Quali prospettive poteva avere il Convento di Montelatiere, quello detto “dei Passionisti”?
Certo non positive, stante il suo abbandono che si è protratto per quasi vent’anni…
A salvarlo dall’anticamera del completo degrado ci ha pensato un uomo coraggioso e intraprendente qual è il sindaco di San Marcello, Pietro Rotoloni.
Già si sapeva, la voce era passata da bocca in bocca…
C’è sindaco e sindaco… Panem et circenses, diceva quel buontempone di Giovenale
Infatti, ci sono pure quelli che mutano il destino di un territorio con il loro genio creativo, soprattutto con un amore autentico e disinteressato per la terra dove sono nati e vissuti.
Vedi Rotoloni, appunto.
«Il Convento di Montelatiere – scrive Rotoloni – non era né opportuno né dignitoso» che si depauperasse ogni giorno e che terminasse per sempre di essere «da oltre un secolo, uno dei luoghi di San Marcello più carichi di storia, di spiritualità e di fascino particolare…».
Quella dignità, il primo Cittadino la ha restituita adoperandosi con coraggio e determinazione per acquistarlo e per individuarne «un utilizzo e una finalità d’ordine sociale».
Villa Oasi, questo è il nome del nuovo complesso sanitario che sostituirà il Convento, atto ad alloggiare pazienti affetti da disturbi alimentari (anoressia e bulimia). Sarà pressoché l’unico in Italia Centro-Sud, e si aggiungerà a quelli già esistenti in Bologna e suo territorio.
«Tutta la progettazione e la riqualificazione degli ambienti hanno tenuto presenti questa finalità, non solo di cura specializzata ma anche di riabilitazione, con la possibilità di apertura e d’interazione con l’esterno».
I lavori di restauro della chiesa destinata anche a teatro-auditorium con i locali annessi sono stati ultimati. Altri lavori comprendono una struttura residenziale riabilitativa inizialmente di soli 20 posti-letto autorizzati dalla Regione; cui si aggiungerà un nucleo residenziale distaccato, ove alloggiare fino a 60 persone per famigliari e per gli stessi ospiti e, soprattutto, per ospitare pazienti d’età pediatrica e i loro genitori.
Il sindaco Rotoloni mi riferiva poco tempo fa che Autostrade per l’Italia ha assunto l’impegno formale di piantumare centinaia di querce nel terreno circostante, per adibirlo a parco. Un modo “onorevole” per ripagare il nostro territorio del sacrificio di centinaia di ettari di verde reso necessario per la realizzazione della terza corsia della A14…
Attingo molte preziose informazioni dalla splendida pubblicazione editoriale che il sindaco Rotoloni ha affidato alla stesura del valente Collega Riccardo Ceccarelli, Il Convento di Montelatiere. Storia e prospettive.
Questo prezioso volume è stato presentato in occasione della festa che si è tenuta presso l’ex Convento il 21 agosto scorso, nella quale il progetto, in particolare i lavori già realizzati, è stato illustrato ai numerosissimi ospiti che sono accorsi, felici di riappropriarsi delle loro tradizioni.
La Messa è stata presieduta dal Vescovo Rocconi.
Al termine della serata, il sassofonista Mondelci e il Quintetto Postacchini, formato da Solisti dell’Orchestra da Camera delle Marche, hanno intrattenuto il pubblico con uno splendido concerto di musiche da Alessandro Marcello fino ad Astor Piazzolla.
Chi legge questa cronaca ha la (legittima) curiosità di sapere dove e in quale modo il sindaco Rotoloni ha “trovato” il fiume di denaro che gli è occorso (e gli occorrerà) per realizzare questo meraviglioso progetto.
Denaro pubblico, fondi richiesti (e ottenuti) dalla Comunità Europea! Facile a dirsi…
Tuttavia, basta essere lungimiranti e determinati come Rotoloni e lavorare per il bene della comunità, anche con cipiglio profetico, ma con un occhio attento alle necessità dei più deboli. E perché no?, anche con talento imprenditoriale.
Forse che non abbiamo già capito che il territorio della Vallesina sarà notevolmente trasformato da questa nuova realtà? Indotto e posti di lavoro, per dare vita a un servizio sociale che sposa il primo dei sette Princìpi di Croce Rossa, l’Umanità, cioè prendersi cura della fragilità umana.

Oreste Mendolìa Gallino

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