Il Palio di
San Vincenzo di Monsano, la manifestazione folckloristica più antica e
longeva della Vallesina, quest’anno celebra la 43a edizione.
La Pro-Loco
locale, che organizza e gestisce la manifestazione insieme all’Amministrazione
comunale, ha in programma la cooperazione nella promozione editoriale di una
pubblicazione storica che proporrà ai Cittadini residenti, anche con il
cosiddetto “porta-a-porta”.
L’idea è nata dal Parroco storico del Comune alle porte di Jesi, Don Savino Capogrossi, oggi a riposo, per alcuni decenni a capo
della comunità religiosa che fa riferimento alle quattro chiese locali, San Pietro, SS. Sacramento, Santa Maria
fuor di Monsano e Aroli.
Nella sua compilazione, collaboratore autorevole e infaticabile
di Don Savino è stato il Geom. Stefano
Fabrizi, che possiede migliaia di reperti storici fotografici e documentali
della storia monsanese.
Il libro in questione, curato da chi firma quest’articolo,
nella veste di autore del progetto grafico ed Editore, s’intitola: Piccola crono-storia di un secolo di vita
della Comunità di Monsano. Rivalutiamo il passato per affrontare meglio il
futuro.
«Per me – dice Don Savino – un block notes è stato sempre un insieme di fogli di carta su cui
prendere appunti, per copiare, abbozzare programmi, schizzare disegni...
Fogli che mi sono serviti, forse, anche per
costruire barchette e aereoplanini di carta... come dire sogni impossibili. Alla
fine è restato nel cassetto un pro-memoria che, insieme ad altra “cronaca”,
quella dei Parroci che mi hanno preceduto, è questo “libretto” che oggi viene
pubblicato, con il nome di Piccola crono-storia...
Mi auguro che venga letto, magari solo per
curiosità, soprattutto dai “nuovi” cittadini, perché anch’essi – conoscendo la storia e le tradizioni locali
– possano apprezzarle e rispettarle. I numeri della memoria possono essere
descritti; il cuore e le sue opere sono nel ricordo degli uomini e nelle mani
di Dio».
L’agile volumetto, di sole 60 pagine, è il numero “zero” della Collana Musianum. Il logo di questa interessante Collana (che già prevede
pubblicazioni annue almeno fino al 2024!) è rappresentato dal dipinto della
“Danza di Apollo con le Muse”, di Giulio Romano (Firenze, Palazzo Pitti -
Galleria Palatina), inscritto in una ghirlanda di alloro; esso vuole descrivere
la nascita dell’antica denominazione di Monsano e le sue lontane origini, come
riportato, in passato, dagli storici: “...il Lauritum sacro ad Apollo (da cui
l’Arola o Santa Maria degli Aroli) e la Contrada Musianum, o bosco sacro alla
Muse, intrecciano la loro storia. Insomma il Lauritum e il Musianum si fanno
luce a vicenda“ (cfr. Annibaldi Giovanni,
sen, L’Arola o Santa Maria degli Aroli, Chiaravalle, 1887, pag. 84, nota 21).
«L’identità collettiva di una Comunità e la sua
cementificazione – così nella Presentazione
del libro – in poche parole il suo destino, stanno nel dialogo che essa riesce
a stabilire con la diversità, soprattutto in una società multietnica, multiculturale
e globalizzata com’è quella del Terzo Millennio. L’alterità, infatti, è sempre
e comunque un’occasione di confronto e di arricchimento reciproco. Essa va
vissuta con spirito di cooperazione e di mediazione, nella solidarietà
autentica e schietta che dev’esserci tra le parti che sono chiamate a dialogare
tra loro. Lo scambio è sempre un dono, un incontro tra due realtà, spesso tra
due culture che, anche se molto diverse, devono imparare a interagire per il ben-essere comune e hanno tutto
l’interesse per farlo senza discriminazioni».
L’augurio del Curatore dell’opera è che una
Comunità, senza rinnegare le proprie tradizioni, costruisce il proprio futuro «sulla
forza di persuasione che hanno i giovani e i loro ideali, nella comunione e nel
dialogo continui con l’alterità, di cui i giovani – appunto – sono sempre stati
i campioni...».
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