giovedì 31 marzo 2016

CRONO-STORIA DI UN SECOLO DI VITA MONSANESE

Il Palio di San Vincenzo di Monsano, la manifestazione folckloristica più antica e longeva della Vallesina, quest’anno celebra la 43a edizione.
La Pro-Loco locale, che organizza e gestisce la manifestazione insieme all’Amministrazione comunale, ha in programma la cooperazione nella promozione editoriale di una pubblicazione storica che proporrà ai Cittadini residenti, anche con il cosiddetto “porta-a-porta”.
L’idea è nata dal Parroco storico del Comune alle porte di Jesi, Don Savino Capogrossi, oggi a riposo, per alcuni decenni a capo della comunità religiosa che fa riferimento alle quattro chiese locali, San Pietro, SS. Sacramento, Santa Maria fuor di Monsano e Aroli.
Nella sua compilazione, collaboratore autorevole e infaticabile di Don Savino è stato il Geom. Stefano Fabrizi, che possiede migliaia di reperti storici fotografici e documentali della storia monsanese.
Il libro in questione, curato da chi firma quest’articolo, nella veste di autore del progetto grafico ed Editore, s’intitola: Piccola crono-storia di un secolo di vita della Comunità di Monsano. Rivalutiamo il passato per affrontare meglio il futuro.
«Per me – dice Don Savino – un block notes è stato sempre un insieme di fogli di carta su cui prendere appunti, per copiare, abbozzare programmi, schizzare disegni...
Fogli che mi sono serviti, forse, anche per costruire barchette e aereoplanini di carta... come dire sogni impossibili. Alla fine è restato nel cassetto un pro-memoria che, insieme ad altra “cronaca”, quella dei Parroci che mi hanno preceduto, è questo “libretto” che oggi viene pubblicato, con il nome di Piccola crono-storia...
Mi auguro che venga letto, magari solo per curiosità, soprattutto dai “nuovi” cittadini,  perché anch’essi – conoscendo la storia e le tradizioni locali – possano apprezzarle e rispettarle. I numeri della memoria possono essere descritti; il cuore e le sue opere sono nel ricordo degli uomini e nelle mani di Dio».
L’agile volumetto, di sole 60 pagine, è il numero “zero” della Collana Musianum. Il logo di questa interessante Collana (che già prevede pubblicazioni annue almeno fino al 2024!) è rappresentato dal dipinto della “Danza di Apollo con le Muse”, di Giulio Romano (Firenze, Palazzo Pitti - Galleria Palatina), inscritto in una ghirlanda di alloro; esso vuole descrivere la nascita dell’antica denominazione di Monsano e le sue lontane origini, come riportato, in passato, dagli storici: “...il Lauritum sacro ad Apollo (da cui l’Arola o Santa Maria degli Aroli) e la Contrada Musianum, o bosco sacro alla Muse, intrecciano la loro storia. Insomma il Lauritum e il Musianum si fanno luce a vicenda“ (cfr. Annibaldi Giovanni, sen, L’Arola o Santa Maria degli Aroli, Chiaravalle, 1887, pag. 84, nota 21).
«L’identità collettiva di una Comunità e la sua cementificazione – così nella Presentazione del libro – in poche parole il suo destino, stanno nel dialogo che essa riesce a stabilire con la diversità, soprattutto in una società multietnica, multiculturale e globalizzata com’è quella del Terzo Millennio. L’alterità, infatti, è sempre e comunque un’occasione di confronto e di arricchimento reciproco. Essa va vissuta con spirito di cooperazione e di mediazione, nella solidarietà autentica e schietta che dev’esserci tra le parti che sono chiamate a dialogare tra loro. Lo scambio è sempre un dono, un incontro tra due realtà, spesso tra due culture che, anche se molto diverse, devono imparare a interagire per il ben-essere comune e hanno tutto l’interesse per farlo senza discriminazioni».
L’augurio del Curatore dell’opera è che una Comunità, senza rinnegare le proprie tradizioni, costruisce il proprio futuro «sulla forza di persuasione che hanno i giovani e i loro ideali, nella comunione e nel dialogo continui con l’alterità, di cui i giovani – appunto – sono sempre stati i campioni...».

Oreste Mendolìa Gallino

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